Il viaggio di cui sto per narrarvi è stato reso possibile grazie alla relativa inefficienza del progetto SVE che sto svolgendo in Ucraina.
La mia coordinatrice aveva affermato, all’inizio del progetto, che durante l’estate noi volontari saremmo stati impegnati in progetti collaterali, e che quindi non avremmo potuto abbandonare i confini di Kyiv se non attingendo ai giorni di ferie disponibili da contratto (24). Poi venne momentaneamente deposta dal suo ruolo agli inizi di luglio, il che fece di me una volontaria SVE disoccupata per un mese.
Quindi, dopo i primi cinque giorni di inattivitá, di vagabondaggio per le strade di Kyiv, decisi quasi d’impulso di organizzarmi a grandi linee un’estate diversa dal solito.
Perché, vi diró, gran parte di ció che segue è stato scelto sul momento. Sono difatti partita un po’ alla cieca.
- Questo è uno dei luoghi che preferisco di Kyiv.
- Uno dei miei posti segreti, anche perché è tutt’altro che semplice scovarlo.